TESTA A TESTA.

Dove inizia la competizione tra banchieri cinesi e statunitensi?
E' una vecchia tradizione che si ripete nei secoli dai tempi della famosa "Via della seta".

Ma veniamo al dunque.

La Cina è sempre stata commercialmente molto attiva.
Una proposizione a soddisfare non solo una notevole richiesta interna ma anche ad esportare anche
se non sempre in proporzioni epiche come allo stato attuale.
Intanto però cresce e sempre di più.

Gli Stati Uniti sono da sempre fautori di un egemonìa incontrastata a livello di produzione e commercio sul pianeta.
Si sono sempre fatti prestare soldi dai cinesi,infatti.
E' noto alle cronache il debito voraginoso che corre a credito dello Stato cinese.
Loro campano da sempre aggrappati ad una economia di guerra e legati ad un loro "speciale"
concetto dell' "esportazione della democrazia"che lascia molti dubbi sul terreno della ragione.

Ora che i due Stati siano in effetti due superpotenze nucleari è noto.
Ma forse non tutti ricordano che i due Stati competono soprattutto sulla ricerca spaziale.
Gli eserciti dei due Stati hanno tecniche avanzatissime sconosciute alla società civile.
Negli ultimi decenni entrambi hanno effettuato un ricorso agli armamenti molto mirato e di notevole
portata come forse non mai nella loro lunga storia ma,ovviamente,per nulla sponsorizzato da ambedue le parti per non causare mal di stomaco a qualche illuso pacifista.

Ma da uomo della strada mi chiedo...ma sarà mai guerra?
La risposta è,purtroppo,si.
Ma il guaio è che siamo già in una situazione conflittuale,ovviamente condita da quell'intesa
benevola che corre tra i banchieri mondialisti delle due Nazioni che brindano alle presunte concquiste
pseudo-napoleoniche o alle sconfitte dalle quali trovano comunque motivo di trarne utili.
Il conflitto è per ora apertamente di carattere commerciale,si parla di dazi esagerati.
In realtà dietro i paraventi della politica dei due Stati stanno ben parati gli oligarchi che manovrano.
La competizione è altissima anche nei settori dell tecnologia ed,ultimamente,anche nell'automobilistico ove gli americani sognavano di poter vendere sul mercato cinese (invano).

La guerra è soprattutto tecnologica ma anche silenziosa,infatti i cinesi sanno benissimo che gli Stati
Uniti hanno la mano impegnata in medio-oriente ma l'occhio punta su di loro.
I servizi di sicurezza dei due Paesi non hanno mai collaborato,i fatti loro rimangono in casa loro.
Per questo motivo le comunicazioni interattive stanno a zero.
La Cina è piena di spie americane e gli Stati Uniti sono pieni di spie cinesi.
Sempre global-permettendo,aggiungo io.
Quindi il passaggio di informazioni è comunque fattuale e più che mai vivo.
Ma l'alta e significativa competizione è nella tecnologia applicata al settore militare dove miliardi di
dollari vengono bruciati all'insegna del primeggiare nelle innovazioni.
Tanto i due Stati non si finanziano certo queste cose con le tasse dei contribuenti,troppo costoso.
Sono le banche,o meglio, i "Master of Universe" a sganciare a debito del richiedente i famosi pezzetti
di carta tanto utili a Lorsignori.
Ed intanto giocano tra di loro un partita a scacchi muovendo come pedine le loro multinazionali
sguinzagliandole in una corrida esasperata che viene definito "mercato".
A livello diplomatico poi ovvio che corre tra i due un rispetto solenne ed una inossidabile amicizia.
Ma questa è un'altra storia.
Il fatto è che oggi,tra l'altro,è possibile fare una guerra senza fanti e carri armati.Tutti lo sanno.

Informiamoci dunque e teniamo sempre d'occhio la situazione perchè la Geo-politica merita sempre
almeno un piccolo interesse per i Suoi argomenti.
Facciamolo almeno due minuti al giorno ed il nostro cervello si allargherà sui campi visivi più ampi e lontani che forse è meglio vedere per non restare nel limite dell'esistenza.

Un sentito ringraziamento per avermi letto in questo post.

ONORATO DELLA VOSTRA ATTENZIONE, A PRESTO

LUCA.

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